martedì 18 luglio 2017

SACRA CONVERSAZIONE

per il gioco: "Le parole dell'arte e la loro immagine":

Sacra Conversazione

Si dice Sacra Conversazione la variante rinascimentale del tema iconografico della Madonna con il Bambino e con Angeli e Santi, tema medievale più noto come Maestà. Quando, a partire dai primi decenni del XV secolo, tutti i personaggi principali vengono presentati su un’unica tavola e non più suddivisi nei vari scomparti di un polittico, e, con l’ausilio della prospettiva, li percepiamo come presenti in uno stesso spazio architettonico, ecco che abbiamo una Sacra Conversazione.

La prima in ordine cronologico viene considerata la Pala di Annalena (dal nome del convento per il quale si pensa sia stata realizzata), di Beato Angelico, risalente al 1430 circa, oggi conservata a Firenze nel Museo di San Marco.


Così dicono i manuali. Io, però, mi sono chiesta: “ma perché non è considerata Sacra Conversazione anche quella di Pietro Lorenzetti ad Assisi, detta “Madonna dei tramonti”, o la sua pala per la Chiesa del Carmine a Siena, che sono addirittura di un secolo prima? Non ci sarà ancora la prospettiva geometrica, è vero, ma la percezione di uno spazio unitario sì, eccome. Inoltre, attraverso gesti e sguardi, i personaggi sembrano “conversare” tra loro molto più che in tante pale quattrocentesche…



che ne dite, poi, di questa Sacra Conversazione, del maggio 2012? Non vi sembra un modo simpatico di fare la foto di classe?


1)  Sai citare altre Sacre Conversazioni realizzate nel corso del XV secolo?

2)  A quale artista italiano si deve l’invenzione del tema dello sguardo reciproco tra due personaggi?

3) Nella foto di classe degli studenti del 2012, quali personaggi riconosci, in base agli attributi iconografici presenti?

Per le immagini:




mercoledì 5 luglio 2017

ABSIDE

per il gioco "Le parole dell'arte e la loro immagine":

Abside

Struttura architettonica che chiude il lato minore di uno spazio interno, di solito a pianta semicircolare o sfaccettata. Già presente nelle basiliche romane ad uso civile (dove conteneva i seggi dei magistrati o la statua dell’imperatore in carica), viene utilizzata nelle basiliche cristiane per chiudere in curva la navata centrale, contenendo il coro. Dall’età romanica presente anche in chiusura delle navate laterali o del transetto.
La copertura ha, di solito, forma di un quarto di sfera, è quindi a semicupola e viene detta “conca o catino absidale”.
Nelle chiese delle abbazie cistercensi (e poi in quelle degli ordini mendicanti) può essere rettilinea.

Inglese: apse
Tedesco: Apsis
Spagnolo: abside
Francese: abside



1) Sono gradite altre immagini, meglio se scattate da voi.

Per la serie “versi assurdi”:

Vestite di candide tuniche,
fanciulle cantano madide
nel coro dell’umida abside.
Fulmineo un acuto inatteso:
fremono per povera mantide
scambiata per infido aspide.

2) Qualcuno vuol provare a proseguire le filastrocca?



Per le immagini: